Hogwarts New Age 2.0

I'll remeber you. All the things we used to do, all the things we used to say., I remeber you that way.

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Daddolo_
view post Posted on 24/2/2012, 11:53




Hogwarts si stagliava imponente contro un cielo chiaro e luminoso, circondata dal verde parco gremito di studenti alla ricerca dei timidi raggi di sole invernali. Torri e torrette si slanciavano verso l'alto, ricoperte a tratti da finestrelle, grandi e piccole. Ogni singolo mattone con cui era stata costruita Hogwarts era impregnato di magia e, come d'altronde ci si poteva aspettare, non era cambiata di una virgola.
Nathan aveva attraversato il Parco con le mani comodamente infilate nelle tasche de suoi jeans e guardandosi intorno; aveva riconosciuto qua e là qualche ragazzo più piccolo con cui parlava sporadicamente durante i suoi anni alla Scuola di Magia e questi lo avevano salutato allegramente alzando le mani, ricevendo come risposta un cenno del capo e un mezzo sorriso.
Il labirinto di corridoi, cunicoli e passaggi segreti, che era apparso al ragazzo tanto complicato da seguire nei suoi primi giorni a scuola, quando aveva solo undici anni, ora non era più un mistero per lui, conosceva quel luogo come fosse veramente casa sua e non c'era un solo angolo che non si ricordasse di aver esplorato durante i suoi lunghi anni di permanenza, che erano scivolati via in fretta, forse troppo, catapultandolo nel mondo degli adulti così velocemente, quando lui meno se lo aspettava, vittima degli eventi.
Era passato davanti alla porta della sua Sala Comune, avrebbe voluto entrare solo per vedere che era tutto esattamente come lo aveva lasciato e che nulla sarebbe variato nel corso del tempo.
Qui e là aveva incontrato qualche professore, tutti entusiasti di vederlo di nuovo fra quelle mura lo avevano salutato con poderose strette di mano e amichevoli pacche sulle spalle, facendo le solite, insulse, domande, su come procedessero gli studi. Lui aveva risposto cordialmente e sorridente, in fondo era grazie anche a loro se era cresciuto così, coi suoi valori e il suo codice morale, e sapeva di non potersi attribuire tutto il merito.
Se tutto l'edificio, a partire dal freddo sotterraneo per finire con la Sala Grande, aveva portato in lui un senso di nostalgia non indifferente, il Ponte di Pietra lo scagliò brutalmente in un passato del quale non ricordava più neanche l'esistenza, tanto erano cambiate le cose.
Non appena mise piede sul Ponte e la luce del giorno lo investì non potè evitare di ricordare quel giorno in cui, per disgrazia o per fortuna, Alyssa era entrata nella sua vita. Non fu difficile ricordarla placidamente appoggiata sulla ringhiera di pietra, i capelli al vento ed una sigaretta fra le dita da cui salivano volute di fumo azzurrate: quel particolare lo aveva dimenticato. Il loro gioco era iniziato lì, ed era stato uno dei più lunghi che Nathan avesse mai visto. Ricordò le sue provocazioni, la mano di Alyssa poggiata sul suo petto, i loro sguardi intrecciati. Ancora allora, il suo stomaco si contorse al pensiero di quel che aveva causato il loro incontro. Il 24 Dicembre appena trascorso era stato sublime, oltre ogni aspettativa, e l'idea che ormai Alyssa gli appartenesse non era ancora del tutto formata nella sua mente, nonostante gli splendidi momenti che avevano passato insieme.
Anche il regalo che Alyssa gli aveva fatto per Natale, a parte ovviamente quello di mettersi finalmente con lui, era stato una carta in più per entrare nella sua testa e capirla. Non ne avevano parlato per niente, dopo le vacanze di Natale non si erano più visti e Nate non aveva idea di quando sarebbe rientrata in accademia Alyssa. Forse, la ragazza,avrebbe avuto paura di scoprirsi ulteriormente tornando a parlare del libro, e in particolare della dedica che vi aveva scritto lei stessa in inchiostro blu, quindi Nathan non sapeva se ne avrebbero realmente parlato, prima o poi.



CITAZIONE
<< Fino a qualche tempo fa, il mio lato narcisista mi spingeva a trovare me stessa in Elizabeth e Darcy, ma adesso… cosa credi che ci veda?
Lys
>>

Provocazione o meno, quello, assieme alla storia che sicuramente aveva accuratamente scelto, significava solo che alla fine si era ricreduta, era passata oltre alle apparenze e che aveva riconosciuto Nathan per quello che era. Allo stesso tempo lo aveva aiutato a capire che, in fondo, anche lui aveva fatto degli sbagli, aveva rimediato ma non si era mai accorto che anche lui la aveva giudicata senza conoscerla veramente bene.
Immerso nei suoi ricordi, fra nostalgia e malinconia, fra la voglia di tornare indietro e ripercorrere la sua storia con Alyssa in modo differente e quella di poterla avere vicino a lui in quel momento, si appoggiò alla ringhiera contemplando il vuoto senza fine che si stendeva all'infinito sotto i suoi piedi.



Edited by Daddolo_ - 7/2/2013, 01:23
 
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¬Iaco
view post Posted on 24/2/2012, 13:13




Erano diversi giorni ormai che Syd non faceva altro che studiare. Non appena finiva il suo pranzo, che consisteva in un magro pezzo di carne con una fetta di pane e qualche patata, se ne tornava al caldo della Sala Comune, per recuperare tutto il tempo perso durante le vacanze natalizie. Quel giorno decise che avrebbe fatto una pausa, se non altro per vedere cosa si perdeva a studiare tutto il giorno.
Cominciò a salire le scale principali. Non voleva un posto sovraffollato, pieno di ragazzini urlanti e saltellanti. Stava cercando un posto tranquillo, dove poterli osservare mentre si ammazzavano a vicenda, e magari dove incontrare qualcuno con cui poter parlare. Era da molto che non lo faceva, lo studio in quel periodo era diventato una vera e propria fissazzione e non lo lasciava in pace nemmeno a pranzo e a cena. Salendo le scale arrivò al secondo piano e pensò che il Ponte di Pietra facesse al caso suo. Si diresse verso il portone e lo aprì con forza. Tirava molto meno vento di quanto si aspettava Syd. Dopo uno sguardo al cielo, il ragazzo guardò attraverso il ponte e vide qualcuno, forse un altro ragazzo, appoggiato alla ringhiera. Cominciò a camminare in direzione dello sconosciuto e quando fu a pochi metri lo riconobbe.
Ehi, ciao! Ti ricordi di me? Ci siamo incontrati in quella locanda ad Hogsmeade qualche giorno prima di Natale. Credevo facessi l'Accademia, cosa ci fai qui? fece Syd, appoggiandosi a sua volta alla ringhiera.
 
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Daddolo_
view post Posted on 24/2/2012, 14:53




CITAZIONE
Ehi, ciao! Ti ricordi di me? Ci siamo incontrati in quella locanda ad Hogsmeade qualche giorno prima di Natale. Credevo facessi l'Accademia, cosa ci fai qui?

La voce arrivò senza nessun preavviso, che fosse il rumore di passi o lo schianto del portone che si chiudeva alle spalle del ragazzo prima che si avviasse verso Nathan che, troppo assorto nei ricordi, tanto lieti quanto amari, non lo aveva probabilmente sentito. Non appena le parole del ragazzo gli giunsero alle orecchie si voltò e vide Syd materializzatosi al suo fianco in tutta la sua riccioluta presenza che imitava la sua posizione e si sporgeva dal parapetto in pietra per guardare al di sotto, come chiedendosi quanto male si sarebbe fatto se fosse caduto da lì. Esattamente come l'ultima volta, che era stata anche la prima, che lo aveva visto, Syd aveva la chioma ribelle carica di riccioli che volavano in tutte le direzioni e lo spessore di uno stuzzicadenti. L'unica differenza stava nell'abbigliamento: non aveva addosso l'armamentario di sciarpa-guanti-cappello adatti a chi deve fare un salto al Polo Nord a salvare cuccioli di Foca. Nathan gli lanciò uno sguardo curioso, notando che sotto il cappotto era più magro di quanto si potesse evincere.
Ciao, Syd Si chiamava Syd, vero? Gli sorrise, affabile. Nostalgia. Rispose semplicemente. L'Accademia, per quanto fosse una struttura importante e piacevole, non aveva lo stesso fascino e la magia che trasudava Hogwarts da ogni singola pietra. Non avevo niente da fare, e così... disse, stringendosi nelle spalle, senza smettere di sorridere al giovane che aveva di fronte. In parte era vero, ma la cosa che più lo aveva spinto a raggiungere la vecchia scuola, il suo obiettivo prefissato, per così dire, era proprio quel Ponte, l'inizio di tutto, nel bene e nel male. A Syd non avrebbero comunque interessato le sue vicende sentimentali, anche perché immaginò di aver dimostrato parecchio anche quel pomeriggio, ad Hogsmeade nel locale di Julie. Tu, invece? Ti godi la bella giornata? Gli chiese, in mancanza di argomenti convincenti. Era strano tornare lì e trovare qualcuno con cui parlare, gli altri ragazzi che aveva salutato lungo il tragitto, dal parco al castello, non li aveva neanche riconosciuti tutti, cominciare a diventare amico di qualcuno ad Hogwarts dopo quasi due anni che ne era uscito faceva uno strano effetto, considerando che in sette anni non se ne era neanche fatto uno vero e proprio. Non che non ci avesse provato, ovvio, ma la gran parte dei suoi coetanei non condividevano gli stessi interessi o la stessa maturità che lo contraddistingueva, non si sentiva a suo agio con loro. Syd, dal canto suo, sembrava già maturo e consapevole, per quanto giovane. Esattamente come lo era stato Nathan.
 
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¬Iaco
view post Posted on 26/2/2012, 21:36




CITAZIONE
Ciao Syd. Nostalgia. Non avevo niente da fare, e così...

Il ragazzo sembrò a Syd piuttosto triste. Forse quel posto aveva un significato per lui. Il vento, debole ma ostinato, continuava a mettergli i capelli sugli occhi ed era una cosa che gli dava il nervoso. Fissò il cielo grigio, e quel poco di sole che si poteva ammirare attraverso le nuvole. Cominciò a pensare che Hogwarts era diventato quasi tutto per lui, ormai. Cosa avrebbe fatto alla fine dell'anno? Era stata la stessa cosa anche Nathan?
CITAZIONE
Tu, invece? Ti godi la bella giornata?

disse all'improvviso il ragazzo.
Sì.. sì, è da diversi giorni che non faccio altro che studiare. Penso di essermi meritato un po' di svago. rispose Syd. Sono venuto qua perchè cercavo un posto non troppo affollato, ed ho incontrato te. Tu invece perchè hai scelto proprio questo posto? Era curioso della risposta del ragazzo.
 
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Daddolo_
view post Posted on 27/2/2012, 14:32




Una nuvola oscurò il sole per una manciata di secondi mentre un vento leggero andava insinuandosi fra i capelli dei ragazzi, scompigliando in particolar modo quelli di Syd, già irrimediabilmente fuori posto.
CITAZIONE
Sì.. sì, è da diversi giorni che non faccio altro che studiare. Penso di essermi meritato un po' di svago.Sono venuto qua perchè cercavo un posto non troppo affollato, ed ho incontrato te.

Comprensibile. Il settimo anno è duro, in aggiunta ci si mette anche l'ansia per gli esami, la paura di non saper fare abbastanza e il terrore di aver studiato sempre troppo poco in relazione a quanto si richiede all'esame. Anche Nathan aveva passato il suo ultimo anno chino sui libri almeno metà giornata per ogni singolo giorno di scuola, fino al fatidico momento degli esami. Alla fine, poi, si era reso conto di aver studiato anche cose inutili per le prove dei M.A.G.O. .
Hai fatto bene, di solito il settimo anno finisce con l'esaurimento nervoso di metà degli studenti. Un po' d'aria fresca fa sempre bene. Purtroppo me ne sono reso conto in ritardo pure io. consigliò saggiamente, mentre alzava gli occhi per osservare il via vai di nuvole vaporose che andavano aumentando.
CITAZIONE
Tu invece perchè hai scelto proprio questo posto?

Chiese Syd, con uno sguardo curioso e prendendolo alla sprovvista. Io? domandò con un tono che suonò leggermente evasivo. Che poteva dirgli? Non riteneva opportuno raccontargli la storia, sia perché al Tassorosso sarebbe venuto il latte alle ginocchia, sia perché Nate era un tipo riservato, l'unica volta che si era aperto con qualcuno era stata un'impresa quasi titanica, per i suoi canoni, ripeterla così, su due piedi, era tanto inutile quanto complicato, complice anche il fatto che la relazione con Alyssa lo aveva reso del tutto incosciente di come fossero andate veramente le cose: sapeva solo che finalmente era la sua ragazza.
Bè, è qui che ho conosciuto Alyssa... si arrese, spostando lo sguardo sul pavimento di pietra, intimidito. Sai, la tipa dell'altra volta. Aggiunse, tornando a guardare Syd negli occhi con un sorriso mite, come se fosse stato un bambino scoperto con le mani nella marmellata.
 
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¬Iaco
view post Posted on 27/2/2012, 22:03




CITAZIONE
Io? Bè, è qui che ho conosciuto Alyssa... Sai, la tipa dell'altra volta.

Nathan aveva distolto per un attimo lo sguardo, riprendendolo poco dopo e Syd potè scorgere un lieve imbarazzo nell'espressione del ragazzo. Così era questo il motivo per cui era qui. Syd ricordava bene la ragazza dell'altra volta, ed aveva cercato di collegare i due finendo con il convincersi che fossero solo amici.
Sì, me la ricordo. disse, cercando di domare con un gesto i ricci ribelli senza successo. Guardò in basso, verso il cortile. C'erano pochi ragazzi, alcuni parlavano animatamente e si avviavano verso il castello, altri ne erano appena usciti, altri ancora stavano seduti intenti a leggere o a studiare. Ora Syd non voleva impicciarsi troppo nei fatti altrui o mancare di rispetto, e non era nemmeno il tipo di persona abituata a farlo, ma la curiosità infine prevalse:
Lei.. è una ragazza speciale, vero? chiese, e subito dopo si pentì di averlo fatto. Non sapeva ancora bene che tipo era Nathan, magari l'avrebbe presa male. Lo fissò negli occhi, in attesa di una risposta.
 
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Daddolo_
view post Posted on 28/2/2012, 21:50




CITAZIONE
Sì, me la ricordo.

Rispose Syd, tranquillo, mentre con una mano si accingeva a combattere una battaglia, persa in partenza, con un ciuffo di capelli particolarmente ostile che, in parte aiutato dal vento, gli finiva continuamente fuori posto.
Il Tassorosso si lanciò in un'attento esame del cortile, oltre il ponte, e Nathan seguì il suo sguardo: fra gli schiamazzanti ragazzini del primo anno che urlavano e scherzavano si poteva avvistare qualche studente solitario in cerca di un posto per un buon libro o per una ripassata agli appunti di Storia della Magia. Avevano indubbiamente sbagliato luogo.
Io non ero così chiassoso, alla loro età, si ritrovò a pensare il giovane, osservando due o tre bambini che si rincorrevano urlando e smanettando con le bacchette in mano senza riuscire neanche a lanciare un incantesimo. Senza sapere esattamente dove avesse trovato quell'idea, e nemmeno il perché, pensò che sarebbe stato divertente lanciare un incantesimo Reducio sulla testa di uno di quei bambini, tanto per vedere le reazioni che avrebbero avuto. Si stupì quando sorrise fra se, sospettando che Alyssa avrebbe approvato, se fosse stata lì. Tornò a guardare il suo compagno che subito gli rifilò una domanda indiscreta.
CITAZIONE
Lei.. è una ragazza speciale, vero?

Chiese con nonchalance, guardandolo intensamente negli occhi. Nate sostenne il suo sguardo, intuendo che il ragazzo lì presente ci vedeva lungo. O forse era lui che dava troppo nell'occhio ed era prevedibile. Si vede così tanto? cercò di sdrammatizzare, ridacchiando con una punta di nervosismo. Syd aveva visto fin troppo bene, Alyssa ormai era l'unica cosa per cui valesse la pena di alzarsi la mattina, anche nei giorni più scuri lei riusciva ad illuminare ogni angolo. A pensare che certi lati del suo carattere li aveva odiati prima di assimilarli e renderli parte del suo essere lo fece sorridere mestamente. Una volta tornato sulla Terra, dove si ricordò esserci anche Syd, decise che era inutile negare la verità, e soprattutto il palese, così si arrese. Non so come farei senza di lei. Chissà perché era così facile confidarsi con persone quasi estranee... E' tutto per me.
 
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¬Iaco
view post Posted on 4/3/2012, 15:51




CITAZIONE
Si vede così tanto?

Il ragazzo rise un po' in imbarazzo e a Syd sembrò che non l'avesse presa così male come pensava. Rimase in silenzio qualche secondo, a fissare il vuoto. Poi continuò:
CITAZIONE
Non so come farei senza di lei. E' tutto per me.

Syd rimase un po' sbigottito da quell'affermazione, più che altro perchè Nathan era ancora quasi uno sconosciuto per lui e quelle erano il tipo di confessioni che si fanno agli amici di una vita. Tuttavia sentiva un certo legame tra loro due, una sorta di corda invisibile che legava le loro anime e le loro menti, ed era sicuro che qualsiasi cosa avrebbe fatto non sarebbe riuscito a spezzare quella corda. Syd non sapeva più cosa rispondere e si limitò ad annuire, spostando l'ennesimo ciuffo per volgere lo sguardo al cielo.
 
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Daddolo_
view post Posted on 7/3/2012, 17:47




Syd ascoltò con educato interesse prima di lasciarsi sfuggire una lieve espressione di incredulità che svanì tanto velocemente quanto era apparsa, sostituendola con una neutrale ed inespressiva. Il ragazzo annuì in silenzio mentre continuava la sua lotta a colpi di ciuffi ribelli e volse lo sguardo al cielo.
Seguì un lungo silenzio durante il quale, evidentemente, nessuno dei due trovò niente di intelligente da dire. Onde evitare discorsi insensati e domande insulse, anche Nathan si apprestò a sostenere l'imbarazzante momento. Neanche a farci apposta, i ragazzini che schiamazzavano in cortile avevano deciso di continuare i loro chiassosi giochi fra le mura del castello e anche l'unico rumore, oltre a quello del vento che si perdeva in lontananza, si spense. L'ex Tassorosso lanciò uno sguardo di sottecchi al compagno per studiarlo meglio; gli era sembrato che si fosse in un certo senso stupito per le confidenze che gli aveva fatto, che forse non erano del tutto appropriate, ma infondo era inutile negare l'evidenza, Syd stesso era giunto ad una conclusione fondata avendoli visti entrambi una sola volta e per una mancata di minuti, per giunta.
Farglielo notare avrebbe significato rimanere sul discorso "Alyssa", ed a Nate non andava di parlare continuamente della sua vita, per di più se includeva la strega, senza una vera e propria ragione. Nel caso in cui Syd avesse voluto chiedere altro, suppose Nathan, non avrebbe avuto peli sulla lingua, in quel caso avrebbe risposto cordialmente come aveva già fatto, se fosse riuscito a glissare la conversazione, inesistente per quel momento, su di un altro argomento, tanto meglio.



Ti odio. Ma vedrai che te la faccio pagare! è__é
 
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¬Iaco
view post Posted on 31/7/2012, 01:45




I due rimasero in silenzio per quella che sembrò essere un'eternità (questa t'è piaciuta? ahah). Syd si chiese a cosa stesse pensando il ragazzo, cercando anche di scorgere nella sua espressione una punta di amarezza o tristezza o semplice rassegnazione. All'improvviso gli venne in mente una domanda ovvia ma che non si era mai posto, o che almeno non aveva mai posto al diretto interessato. Prese fiato, si concentrò fissando il cielo, cercando di trovare le parole giuste.
Piccola curiosità. Perchè mi dici tutte queste cose? Voglio dire: non ci conosciamo da poi così tanto tempo, giusto?

te l'avevo promesso <3
 
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Daddolo_
view post Posted on 18/1/2013, 00:45




CITAZIONE
Piccola curiosità. Perchè mi dici tutte queste cose? Voglio dire: non ci conosciamo da poi così tanto tempo, giusto?

Perfetto, questo era proprio quello che si aspettava Nathan: ci mancava solo quella domanda ad appesantire l'imbarazzo del momento. Il perché Syd non si facesse scrupoli a fare certe domande rimaneva un mistero per Nate, anche se promise a se stesso di scoprire, prima o poi, dove trovasse quella spigliatezza e quel poco disagio nel porgere domande così delicate; l'ex Tasso, dal canto suo, avrebbe avuto un po' di timore a rivolgere le stesse domande, tipo quella sul rapporto che intercorreva fra lui e Lys, a qualcuno quasi sconosciuto. A quanto pareva però, non aveva problemi a fare confessioni così grandi ad un estraneo, e questi, giustamente, si chiedeva il perché.
Si prese il suo tempo prima di rispondere, e giunse alla conclusione che non c'era una risposta vera e propria, quindi improvvisò Perché non dovrei?ribattè, infine, volgendo lo sguardo al compagno che fissava il cielo senza un apparente motivo. Insomma, le cose stanno così, inutile negare o mentire, distorcere la realtà non serve a molto. Alyssa per me rappresenta questo, tu me lo hai chiesto ed io ti ho risposto, semplice, no? concluse, con un'alzatina di spalle piuttosto neutra. Dovrai preoccuparti quando vorrò raccontarti l'intera storia dall'inizio sentenziò poi, ridacchiando, per sdrammatizzare e alleviare un po' di tensione.



Guarda bravo, anche se non mi caghi più io non ho smesso di volerti bene <3 Ho scritto alla cavolo però accontentati! xD
 
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¬Iaco
view post Posted on 21/1/2013, 23:02




CITAZIONE
Dovrai preoccuparti quando vorrò raccontarti l'intera storia dall'inizio

Syd sorrise, più per complicità che per vero interesse. Il discorso che cercava di spiegare il ragazzo poteva sembrare in un primo momento molto artificioso, quasi stesse cercando di autoconvincersi di una cosa della quale nemmeno lui stesso era convinto, e poteva finire per sembrare la risposta di uno che non sa cosa rispondere. In realtà, Syd l'aveva capito all'istante, il ragazzo, quasi per caso, aveva dato la risposta giusta.
Ho capito che intendi dire. disse un attimo dopo, facendosi improvvisamente e stranamente serio. Si girò, fissando negli occhi il ragazzo per qualche istante; poi distolse lo sguardo, posandolo nuovamente su quel cielo grigio e nuvoloso.
Molte volte è più semplice esporsi ad uno sconosciuto proprio perchè è uno sconosciuto. Rivelargli segreti che non diresti nemmeno a tua madre, raccontare vicende che hanno visto coinvolti persone le quali questo nemmeno conosce, e via discorrendo. Questo semplicemente perchè lo sconosciuto non è altro che una spalla imparziale. Il suo giudizio non ci interessa, ci importa solamente che qualcuno resti fermo ad ascoltare i nostri intrecci, le nostre storie, i nostri sentimenti, per tutto il tempo necessario. E questi non ci giudicherà mai..
Interruppe a metà il discorso, che proseguì nella sua testa, e rimase immobile a fissare il cielo. Non si aspettava una risposta; in realtà, nonostante non volesse ammetterlo, anche Syd aveva bisogno di uno sconosciuto.

ho scritto un sacco di boiate solo perchè mi suonavano bene :B):
 
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Daddolo_
view post Posted on 22/1/2013, 00:57




CITAZIONE
Ho capito che intendi dire

Assicurò Syd, dopo essersi voltato a guardare Nate dritto negli occhi: aveva un espressione d'un tratto seria, un'ombra sul volto ben poco rassicurante, a dir la verità. Distolse quasi subito lo sguardo e andò a posarlo di nuovo sul cielo, che andava man mano scurendo, per poi lanciarsi in una filosofica riflessione.


CITAZIONE
Molte volte è più semplice esporsi ad uno sconosciuto proprio perchè è uno sconosciuto. Rivelargli segreti che non diresti nemmeno a tua madre, raccontare vicende che hanno visto coinvolti persone le quali questo nemmeno conosce, e via discorrendo. Questo semplicemente perchè lo sconosciuto non è altro che una spalla imparziale. Il suo giudizio non ci interessa, ci importa solamente che qualcuno resti fermo ad ascoltare i nostri intrecci, le nostre storie, i nostri sentimenti, per tutto il tempo necessario. E questi non ci giudicherà mai..

Nathan rimase una manciata di secondi ad elaborare con precisione le parole del compagno, pesandole una per una: possibile che gli uscissero così dal nulla? Una persona senza troppe paranoie non lo farebbe un tale ragionamento.
Io, personalmente, mi scelgo degli sconosciuti che sembrano affidabili, però. sdrammatizzò l'Accademico, chiedendosi se fosse il caso di "indagare" sul senso lato del discorso di Syd: di certo qualcosa da sapere c'era, secondo lui.
Tu sei il secondo sconosciuto che provo, devo dire che ci si sente molto meglio dopo confidò, buttandola un po' sullo scherzo e prendendo una pausa per cercare qualche cosa da dire per non apparire indiscreto. Tu sei sicuro di essere qui solo per lo stress da esami? chiese, infine, cercando il suo sguardo, per vedere se sarebbe riuscito a sostenerlo e mentire, o si sarebbe aperto anche lui.
L'ultima cosa che voleva Nathan era essere invadente, non pretendeva che Syd rivelasse i suoi problemi a lui, sperava solo che capisse che lui era pronto a porgere la sua spalla imparziale, se ne avesse avuto voglia o bisogno, per ricambiare il favore.




E' penoso, lo so. Non come il tuo post da bradipo saggio 8D
 
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Sleepinganth
view post Posted on 25/1/2013, 16:56




Ragazzi, basta spoiler useless, su... Interrompono la ruolata
 
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¬Iaco
view post Posted on 7/2/2013, 01:11




CITAZIONE
Tu sei sicuro di essere qui solo per lo stress da esami?

Prese i suoi soliti cinque secondi per riflettere, prima di rispondere. In realtà la risposta non la sapeva con esattezza nemmeno lui. Ricordava di essere uscito per prendere una boccata d'aria, ma era davvero solo per questo? O c'era qualcos'altro che continuava a fuggire?
Rispose continuando a fissare il cielo:
Stai cercando di ricambiare il favore? fece ironicamente, con quella punta di acido che faceva parte del suo carattere. Poi si voltò a guardarlo negli occhi.
Per rispondere alla tua domanda: sì, sono qua sostanzialmente per lo stress da esami e ovviamente tutto ciò che ne consegue. Non so proprio cosa fare finita la Scuola e gli esami si avvicinano troppo velocemente.
Tornò per l'ennesima volta a fissare il cielo, accarezzando il cornicione del ponte.
Il tempo qua dentro sembra volare. Quando cominci ad abituarti, gia è ora che te ne debba andare.
 
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15 replies since 24/2/2012, 11:53   217 views
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